COS’E’ IL REIKI

Il nome Reiki in lingua giapponese indica l’Energia Vitale Universale, che tutto pervade e che è ovunque, anche in noi.

REI è l’aspetto universale illimitato dell’energia; KI è quello che scorre in tutto ciò che vive, che potremmo definire energia.

REI = Universo. – KI = Energia.

REIKI significa Energia Vitale Universale in equilibrio. Reiki è infatti l’arte di armonizzare e riportare al giusto equilibrio la propria energia individuale con quella universale, avviando progressivamente nel nostro interno un processo globale di “auto-guarigione” naturale secondo un modello che possiamo definire “olistico”, vale a dire su molteplici livelli di salute: fisica, psico-emotiva, relazionale e spirituale. La scienza oggi ci insegna che tutto l’Universo è fatto di energia in perfetto equilibrio e continuo movimento, regolamentato da leggi cosmiche naturali ben precise. Il Reiki ci permette di connettere consapevolmente la nostra personale energia con quella in perfetto equilibrio dell’Universo, entrando in comunicazione attiva con essa, per riceverla, incanalarla e trasmetterla attraverso l’imposizione delle mani, traendone innumerevoli benefici su tutti i piani. Questa disciplina energetica, molto semplice da praticare, riprende in chiave moderna gli antichi metodi di guarigione del lontano oriente, ed è oggi alla portata di tutti. Riscoperto alla fine del XIX secolo in Giappone da Mikao Usui (di cui approfondirò in un altro articolo la vita e la storia), oggi il Reiki è ampiamente diffuso nei paesi Occidentali, data la sua reale validità e semplicità, traendo sempre più larghi consensi dal pubblico e dal mondo scientifico. Non si tratta né di una filosofia né tanto meno di una disciplina esoterica o religiosa, quanto piuttosto di una tecnica o metodo semplice ed accessibile a tutti, poiché non sono richieste né capacità, né conoscenze particolari se non il desiderio di riscoprire un modo naturale per riavvicinarsi a se stessi. Non è dunque una terapia ma ha, tuttavia, una grande efficacia terapeutica nel senso di portare indirettamente benefici dovuti allo stato di gioia, calma e distensione interiore.

L’intero percorso del Reiki tradizionale metodo Usui, viene suddiviso in tre livelli più la Maestria:

  • il primo ci dà l’opportunità di interagire energeticamente sul piano fisico;
  • il secondo ci permette di lavorare sul piano psichico ed a distanza, nonché di potenziare l’energia incanalata in modo più diretto per mezzo dei simboli;
  • il terzo ci permette di lavorare sul piano spirituale grazie anche al quarto simbolo Usui;
  • la cosiddetta “Maestria” ci mette in grado di insegnare ad altri tutto il sistema Reiki.
Mikao Usui nacque il 15 agosto 1865 nella provincia di Kyoto, in Giappone, nel villaggio di Taniamura. All’età di 4 anni iniziò a studiare presso un monastero buddhista. La famiglia di Usui vantava una discendenza da antichi samurai. Si sposò all’età di 30 anni con Sadako Suzuki ed ebbe due figli: un maschio (Fuji) ed una femmina (Toshiko).
Sin da piccolo (aveva appena dodici anni) si scoprì molto appassionato delle diverse arti marziali diventandone rapidamente egli stesso esperto praticante. In particolare si dedico al Kiko, una variante del più noto Qi Gong. Era amico di Morihei Ueshiba, (il Maestro che ha creato il sistema noto come Aikido), conosceva Gichin Funakoshi (padre del moderno Karate) e Gigoro Kano (padre dello Judo).
Creativo e dotato di vari talenti, il giovane Mikao si interessò di molte cose e imparò diverse arti. Cresciuto ebbe la possibilità, a scopo didattico, di visitare alcuni Paesi occidentali e orientali, compresa la Cina. La sua famiglia era impegnata religiosamente nel buddhismo Tendai ed egli, onorando la tradizione, da bambino studiò proprio in un monastero Tendai.
Mikao Usui ebbe successo in diverse attività e fu molto rispettato negli affari. Per un periodo venne assunto come consulente speciale da un potente personaggio politico dell’epoca, Shinpei Goto; questo gli diede la possibilità di viaggiare molto e di conoscere diversi usi e costumi in Giappone, ma anche all’estero. Ne guadagnarono sia la sua cultura che la sua esperienza e nel contempo la fama e il rispetto. La sua vasta cultura lo portò a ricevere l’onorifico titolo di “dottore”. Usui aveva ottime cognizioni di medicina e di pratiche tradizionali di guarigione, si dilettava di filosofia e psicologia, era amante della lettura e spesso si cimentava nella poesia.
Di indole cordiale e affabile, Mikao Usui manifestava anche i caratteri della semplicità e dell’umiltà, ma in caso di bisogno sapeva sfoggiare grinta e temperamento marziale, sia sul piano del carattere sia sul piano del fisico, che era robusto e sano.
Uomo riflessivo, sensibile, vigile e presente a se stesso Usui poteva essere definito come anima assai virtuosa. Queste doti e un’intera vita dedita allo studio dell’essere umano lo portarono a sviluppare quell’arte che un giorno sarebbe diventata famosa in tutto il mondo prendendo il nome Reiki.
Ben lungi dall’essere utile solo per la guarigione, il suo originale metodo Reiki mirava al rafforzamento del senso della presenza, della consapevolezza, del riconoscimento della natura spirituale dell’uomo. Per Usui l’armonia, l’equilibrio, la disciplina interiore favorite dal Reiki, così come il contatto con i propri talenti naturali e il benessere psico-fisico, avevano lo scopo spirituale di avvicinare l’uomo alla sua autorealizzazione.
Dopo essere stato un monaco viandante dell’ordine di Mikkyo, nel 1914 Mikao Usui diventò un monaco laico Tendai (definito Zaike); questo gli consentì di vivere nella sua casa in stretto contatto con la famiglia.
Un giorno volle sperimentare un ritiro spirituale prolungato in cui poter digiunare e meditare: scelse il sacro monte Kurama per questo e dopo 21 giorni, percepì nettamente in sé la presenza dell’Energia Universale e la possibilità di poterla ritrasmettere. Nacque così il Metodo Reiki che Mikao Usui sperimentò dapprima su se stesso e poi su amici e familiari. Avendo trovato in esso grande riscontro sia in termini di accelerazione della guarigione di moltissimi disturbi e avendone riscontrato l’enorme valenza spirituale, volle renderlo accessibile e diffonderlo al pubblico.
Nel 1922 a Harajuku (Aoyama, Tokyo) Mikao Usui aprì a questo scopo una clinica in cui condusse insieme a dei collaboratori molte sessioni di guarigione e tenne seminari per l’apprendimento dei vari livelli in cui aveva suddiviso didatticamente il Metodo Reiki. Ad aprile del 1922 diede vita all’associazione chiamata Usui Reiki Ryoho Gakkai della quale fu il primo presidente.
Molti furono coloro che vollero sottoporsi ai suoi trattamenti e, compiendo anche lunghi viaggi, erano disposti ad aspettare parecchio tempo il loro turno per poter beneficiare dell’Energia Reiki.
Il terribile terremoto di Kanto del settembre 1923 portò grande devastazione nella città di Tokyo. Ci furono moltissime vittime e ancora più feriti. Usui e i suoi collaboratori, si fecero coraggio e cominciarono a curare moltissime persone, sia nella sua clinica sia in molti altri luoghi di Tokyo.
Quando nel febbraio del 1925 la clinica di Usui divenne troppo piccola egli si trasferì fuori città, a Nakano, dove realizzò una clinica più capiente.
Usui non era certo il ritratto di un santone o di un guru inavvicinabile: al contrario, era una persona affettuosa, calorosa e umile, con il sorriso sempre sulle labbra. Aveva una forza d’animo incredibile che gli consentiva di superare qualunque difficoltà. Grazie alle sue qualità diventò rapidamente noto in tuto il Paese e ricevette inviti da numerose città del Giappone. Per i suoi indubbi meriti il governo gli conferì la rara onorificenza Kun San To.
Morì a Fukuyama nel 9 marzo del 1926.

R.Palermo

Rodolfo Palermo

Reiki master – Crescita Personale